Nella parola fine la duplice valenza di limite e scopo. La fine come limite può essere per qualcuno difficile da segnare proprio perché si vorrebbe una vita senza limite, senza confine; poiché definire ciò che lasciare dentro e quello che tenere fuori dalla propria vita richiama alla responsabilità. Ormai però sembra diffondersi un principio di indeterminazione, una pervasività, un commistione tra il pubblico e privato. Si è raggiungibili e reperibili a tutte le ore in una illusoria relazione di contatto. Neanche dal lavoro si riesce a staccare, la reperibilità è insita in ogni impiego e tutto questo si è insinuato in modo così subdolo nelle nostre vite che nessuno si è realmente accorto della fine che abbiamo fatto. Riuscire a ritrovare il proprio fine per dare autenticità e unicità alla propria vita.

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